Parlare di Parigi mi fa pensare anche ad altre due cose che esulano dal mio ultimo viaggio, ma che mi fanno e mi hanno fatto sognare.
La prima è un libro (per la seconda… leggete il prossimo articolo!).
Si intitola “Una piccola libreria a Parigi”, di Nina George, pluripremiata scrittrice e giornalista tedesca contemporanea.
In realtà, il clou del libro non si svolge né in una libreria né a Parigi. Si svolge su di una libreria, dato che è galleggiante, e solo in parte a Parigi.
Come spesso accade, infatti, la traduzione italiana non c’entra niente con il titolo originale tedesco, traducibile con: “La stanza lavanda”, reale leit motiv della storia.
Parigi è solo una delle scenografie davanti alle quali si snoda la vita del protagonista, tra avvenimenti in diretta e flash back. Ma probabilmente la casa editrice conosce uno dei talloni di Achille di molte lettrici del Bel Paese… e, infatti, ci sono cascata. Almeno la copertina è color lavanda.
Comunque sia, non ne sono rimasta affatto delusa, anzi. Era esattamente quello di cui avevo bisogno: un libro facile, ma che desse gli strumenti giusti per riflettere sull’esistente, sognare ciò che ancora non esiste, ridere, commuoversi… il tutto da consumare sotto un ombrellone siciliano, dopo un lungo digiuno forzato da qualsiasi tipo di lettura. Ci siamo capiti.
Dicevo, la capitale francese è solo una della scenografie. Le altre si snodano tra Parigi e la Provenza… via acqua. Sissignore.
Ve lo racconto (senza svelarvi il finale, ovviamente). Continua la lettura di Una piccola libreria a Parigi →