Lo incontrai per la prima volta quando, trascinando in maniera ridicola un carrello pesantissimo su di un marciapiede storto, ridendo mi chiese: «Vuoi una mano?». Gli risposi di no, ridendo a mia volta, ma me ne pentii pochi metri dopo, sebbene fosse ormai troppo tardi.
Da quel momento in poi, ogni volta che vado a fare la spesa e incontro quel ragazzo, mi viene spontaneo sorridergli , chiedergli come sta e se ha bisogno di qualcosa. Qualche volta anche lui mi risponde di no, altre volte mi chiede semplicemente del pane, altre ancora un po’ di frutta (e io magari gli aggiungo della cioccolata, ricevendo in cambio enormi sorrisi di approvazione).
Questo ragazzo si chiama Destiny, viene dalla Nigeria e, anche se parla italiano, preferisce l’inglese e io lo accontento. Continua la lettura di Un ragazzo di nome Destiny →